Cosa penseranno di me se inizio a studiare Danza del Ventre?
Capita molto spesso che tante ragazze che si accingono al ballo della danza del ventre, passino del tempo a preoccuparsi di ciò che la massa possa pensare nei loro confronti, una volta appreso che loro si dedicano a questo tipo di attività sportiva.
Questo capita spesso se la danzatrice in questione possiede una locazione lavorativa “seria” oppure se fa parte di una particolare classe sociale.
Il suggerimento è quello di far trasparire i “nostri segreti”, anche quelli sportivi o artistici, solo a persone che sappiamo possano apprezzare queste categorie di intrattenimento.
Oppure potete anche scegliere di fregarvene altamente e di conseguire il vostro progetto artistico senza badare a ciò che pensino di voi amici, famigliari o conoscenti.
Il pregiudizio purtroppo è un fenomeno che si espande o diminuisce a seconda del grado di ignoranza di chi giudica.
Se il nostro percorso ci condurrà da essere delle semplici allieve di danza del ventre, fino a diventare coreografe, ballerine o addirittura insegnanti complete, dovremo comunque tenere in preventivo che la gente ci accomunerà a determinati clichès a seconda della mansione artistica che andremo a svolgere.
Per questo, a prescindere dal fatto che la questione ci tocchi oppure no, risulterà comunque importante capire che se si desidera ricoprire un lavoro artistico di questo tipo, dovremo anche optare per uno stile di vita parallelo allo stesso.
Cercando magari di partecipare a situazioni lavorative adatte a noi stesse, essere perciò creative sia nella danza che creeremo che nella scelta dei luoghi in cui ci esibiremo: la selezione di questi ultimi risulterà estremamente importante, qualche volta optando più per un “No” di risposta ai lavori che ci proporranno, in modo da non rovinare la nostra immagine, così difficile da far crescere ma molto facile da sgretolare in pochissimo tempo e per le scelte più stupide ed errate!
La dura realtà dell’arte della danza del ventre contemporanea
Esistono moltissime possibilità di lavoro che spaziano attraverso enti e strutture anche molto differenti tra loro: dalle associazioni, ai teatri, ad alcune particolari organizzazioni che producono eventi di ballo, feste private e non e molte altre situazioni…
La scelta sarà quindi tra le nostre mani, così come la forza di rispondere con un “Si” oppure con un “No”, perciò ponderate bene ciò che vi verrà proposto senza avere smania di arrivismo artistico e rispettando così la nostra stessa persona e soprattutto, tutti i sacrifici fatti fino a quel momento.
Non tutti i lavori perciò meriteranno la vostra attenzione, ma addirittura alcuni, risulteranno vere e proprie trappole, non date mai tutte voi stesse per un unico progetto, ma cercate di far capire quanto valete e che il vostro operato possiede un valore!
Dall’inizio degli anni 2000 purtroppo in Italia tantissime sono state le realtà che si sono spinte per le ragioni più disparate, ad offrire sempre meno spunto artistico e sempre più maggiori restrizioni, in alcuni casi addirittura riducendo drasticamente i cachet destinati ai danzatori…
Oggi infatti i ballerini sono pagati molto meno rispetto alle proporzioni di guadagno di 20 anni fa.
I motivi sono molteplici e vanno dalla diminuzione dei guadagni dei posti di lavoro, fino alla disperata rincorsa al successo dei tantissimi danzatori amatoriali che si spacciano come professionisti, utilizzando la danza del ventre come secondo o terzo lavoro, abbattendo e decurtando i prezzi di salario minimo degli spettacoli, in quanto questi “ballerini improvvisati” si vendono per pochissimi soldi.
Purtroppo questo è il triste scenario artistico odierno e rappresenta la dura realtà dei danzatori di tutto il Mondo…
Nella storia queste cose vanno sempre di pari passo con le crisi economiche e sociali dei Paesi, pertanto, come danzatori professionisti, speriamo che un giorno tutto si riprenda, ristabilizzando così le cose anche da un punto di vista della qualità artistica della danza del ventre.